Scrivere aiuta la memoria: un allenamento che tornerà utile.

Leggere aiuta la memoria. Ma anche scrivere.

Correva l’anno 1991. Era il giorno di Santo Stefano. Avevo poco più di undici anni e mia sorella cinque in meno. Sei appena compiuti.

Il Natale l’avevamo passato ad aprire regali, giocare, litigare, mangiare coi parenti, addormentarci la sera con mamma e papà.

Il Santo Stefano, come usavamo all’epoca e come la nostra tante altre famiglie italiane, c’era il cinema. Con il grande film di Natale.

Quell’anno lì, era appena uscito il classico della Disney “La Bella e la Bestia”. Un capolavoro che ciascuno di noi quarantenni o giù di lì avrà senz’altro visto e rivisto.

Andammo al cinema, come detto, a Torino.

Ricordo il viaggio. L’andata sulla nuova Audi 80 carta da zucchero che ancora “puzzava” di nuovo e che mio padre aveva comprato con i sacrifici di una vita. I capelli appena fatti di mia madre. Le litigate seduto dietro con mia sorella. La grande sala, il buio, ciak si parte.

Ecco. Trent’anni dopo, questa sera ho rivisto quel grande classico sulla nostra Smart Tv. Io, mia moglie, i miei bambini. Ed è stato come rivivere quell’atmosfera ovattata di tanti anni fa. Ogni canzone, tante battute, mi hanno riportato con la mente a quella sera di Santo Stefano là. Seduto sulle seggiole dello storico cinema Reposi di Torino. Di fianco la mia famiglia. Le mie famiglie.

Il ricordo così nitido di quella notte di Santo Stefano dei primi anni Novanta oggi è qui anche e forse soprattutto perché, essendo io un amante della scrittura fin dalla giovane età, l’indomani di quella serata presi un foglio di carta, una penna, e raccontai su un quaderno ciò che avevamo fatto in quelle magiche feste di Natale.

Atmosfere, luci, colori, suoni, persino gli odori prendono forma dalle parole, se queste sono scritte con il cuore.

Quel quaderno e tanti altri per lungo tempo sono stati compagni della mia adolescenza e della mia gioventù.

La memoria è capace di giri assurdi, improbabili. Di viaggi nel tempo memorabili.

L’importante è tenerla in costante allenamento, stimolarla, indagarla. Leggendo tanto. Ma, anche, scrivendo altrettanto. O forse, dico oggi, di più.

R.E.

Leader di Valore

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