Inciampare in un libro. Il miracolo di una lettura che ci prende.

Inciampare in un libro. Un po’ come capita con le donne e con gli uomini: mica puoi immaginare che quella persona che hai di fronte, al primo appuntamento, magari all’apparenza così distante da te, possa diventare la tua compagna o il tuo compagno per la vita. Giusto?

Ecco. A volte, l’incontro con un libro può essere proprio così: fatale.

Altre può finire male, per carità, come succede ai fidanzamenti o alle storie nate sotto l’ombrellone che durano il tempo di un’estate. Della serie: pensavo fosse amore e invece era un calesse.

Può succedere lo stesso anche con i libri. Ed è questo il motivo per cui una lettura, che sia di un classico, un saggio, un romanzo o un testo di formazione, non dovrebbe mai essere consigliata. No.

“Ah sai, ho letto quel libro là… te lo consiglio!”. Suvvia. Meglio lasciar fare.

Come consigliava Jovanotti, che di libri è un divoratore, ospite all’edizione 2019 del Salone del Libro: “Bastano le prime 50 pagine per capire se….”. Se scatta il feeling oppure no.

E se scatta, poi, è (quasi) amore.

Storie, ambientazioni, personaggi che anche se non ci somigliano o non somigliano alle nostre realtà, finiscono con l’abitare dentro di noi. Questo è il miracolo che regala una lettura che ci prende, quando finiamo con l’inciampare in un libro (buono, possibilmente).

E non importa se non siamo Ray, Elena, Roberto, Carlo o Mac, per citare alcuni dei protagonisti di “Leader di Valore – Crescere e contribuire”, un libro che racconta attraverso le 10 regole d’oro la storia di un giovane ragazzo che è riuscito a costruire in poco tempo una delle più grandi imprese di vendita diretta dei giorni nostri.

Non importa se siamo lontani anni luce dal loro vivere e dalle loro storie. Ciò che conta è che almeno una delle regole d’oro di Ray, una sfumatura della sua straordinaria impresa o un accento del loro patto d’onore, riescano ad accendere una fiamma dentro di noi.

“Iniziamo insieme un progetto di vita – dal patto d’onore di Ray  Elena, Roberto, Carlo o Mac -, ricorderemo sempre chi siamo. Ricorderemo sempre il cammino della nostra gavetta. Insegneremo a tutti il rispetto reciproco, con umiltà e voglia di fare per il gruppo. Non ci tradiremo mai, compatti, forti e uniti soprattutto nelle difficoltà…”.

Una fiamma destinata ad ardere ora e sempre. Tutto per un semplice “inciampo”.

Leader di valore

R.E.

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