Combatti per il tuo sogno
Combatti per il tuo sogno

Combatti per il tuo sogno.

Ero solo una bambina quando mi soffermai a guardare quelle serie TV in cui il protagonista aveva una bella casa e una bella macchina.

Mi era sempre stato detto di non poter desiderare quelle cose nella vita, perché la mia famiglia non era e non sarebbe mai stata ricca. Odiavo quando mi venivano dette queste parole.

Volevo bene ai miei genitori, ma mi facevano sempre sentire circondata da una bolla dalla quale sembrava non esserci via d’uscita. Ed era una sensazione orribile per me.

Non mi avevano mai fatto mancare il cibo a tavola o l’affetto, anche se le condizioni in cui vivevamo non erano le migliori. Mio padre era indietro con il pagamento dell’affitto e mia madre faceva due lavori e non stava mai a casa. Tornava sempre esausta la sera tardi e ripartiva presto la mattina.

Avevo imparato ad essere felice per le piccole cose, anche se crescendo avrei desiderato comprare un po’ di vestiti nuovi, ma non avevo mai osato chiedere, perché potevo vivere anche senza.

Quando avevo diciassette anni, mio padre perse il suo lavoro da operaio e fummo costretti a trasferirci dai nonni in campagna.

Ci avevano sbattuto fuori di casa e per mio padre era una sconfitta tornare a stare dai suoi genitori. Si isolò da tutti e si chiuse nella sua camera per chissà quanti giorni. Mangiava poco e non parlava affatto se non per ripetere quanto si sentisse “fallito”. Si vergognava a farsi vedere da me per paura che io pensassi che non fosse stato un buon padre, ma io non lo pensavo affatto. Volevo solo aiutarlo.

Disse molte volte a mia madre che appena ne avrei avuto la possibilità, avrei comprato una bella casa per me e una per loro. Ero certa di poterlo fare anche senza il loro appoggio psicologico.

Mia madre rideva quasi in faccia dicendomi di non dire sciocchezze e di pensare solo a stare accanto a mio padre. Che se lui non era riuscito a cambiare la vita della famiglia, nessuno poteva farlo.

Arrivarono i miei diciotto anni. Le mie idee non erano cambiate affatto.

Per il mio diploma, una mia amica mi regalò un libro di crescita personale, sapendo che ero interessata all’argomento. Le dieci regole d’oro che trovai all’interno di ‘Leader di Valore’ mi sorpresero.

Non volevo più che quello che avevo letto rimanesse solo un sogno, ma volevo applicarlo. Così contattai quel gruppo di vendita.

Trovai delle persone splendide che credevano in me e non mi demoralizzavano. 

Era questo che avevo sempre cercato: dei veri sostenitori. Ma anche senza supporto, avevo un sogno ben preciso nella testa. 

Cominciai a seguire i corsi di formazione dell’Accademia ‘Leader di Valore’, prendendo appunti su ogni tecnica di vendita, e presto iniziai a guadagnare i primi soldi. 

In due anni i soldi diventarono sufficienti per potermi comprare una casa e portarci a vivere anche i miei genitori, che avevano cominciato a dire che in fondo avevano sempre creduto in me. Non so se questa cosa sia veramente vera, ma so che ce l’ho fatta e che loro sono fieri di me, anche se non mi hanno sostenuto nei modi migliori. Mio padre si sta riprendendo, sta cercando di trovare qualche lavoretto per tenersi impegnato e sono contenta per lui. 

Adesso sto cercando di mettere da parte altri soldi per poter comprare loro una piccola casetta e dare loro ciò che gli ho promesso. 

Non smetterò mai di lottare per i miei sogni e un giorno conto di comprarmi quella macchina sportiva che tanto desideravo da piccola. 

So che ce la farò perché credo in me stessa e so che posso realizzare tutto ciò che sogno.

Combatti per il tuo sogno.

 

Rebe – Staff Leader di Valore

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